La profonda convinzione che ci sia una potenzialità enorme nella collaborazione, mi fa spingere costantemente alla ricerca di professionisti con cui inventare oggetti nuovi, che permettano di abbellire e arredare con fantasia, colore e creatività le case e gli uffici.
In questa pagina inserirò alcuni esempi di oggetti che abbiamo creato dal nulla, assemblando la vetrofusione (realizzata da altri Atelier, come ad esempio la Bottega Artigiana di Costantino Bormioli ad Altare, in provincia di Savona) con lo specchio e poi procedendo con l’incisione del nome del destinatario o della destinataria nella parte liscia e più uniforme del vetro, a volte inserendo anche la data dell’avvenimento che deve essere festeggiato.
La vetrofusione
“La vetrofusione è una tecnica antichissima, che oggi rivive e si reinterpreta grazie anche alle innovazioni tecnologiche. La tecnica prevede la fusione di vetro su vetro, oppure la fusione e modellazione di un’unica lastra di vetro, in un forno adatto allo scopo (700°C/800°C).
Al di là del principio, apparentemente semplice, la vetrofusione offre infinite possibilità di espressione artistica, per cui infiniti sono i linguaggi e gli stili che vi si esprimono. Questo ne fa una tecnica sempre attuale e in continua evoluzione, malleabile come il vetro che modella nella fantasia dei diversi autori, e perciò adatta ad una vasta scelta di impieghi con risultati mai scontati. (1)”

C’era una volta un uomo innamorato, che voleva lasciare un messaggio, attraverso un regalo speciale. Mi è sembrata una cosa tanto romantica!! Sono stata felice di poter collaborare alla ideazione di questo pezzo, che da allora considero magico. La vedi anche tu, la luminosità creata dal vetro e dall’oro inserito a piccoli frammenti?
“Il processo di vetrofusione si divide in fasi specifiche che devono susseguirsi tra loro in un ordine ben preciso, per evitare rotture del vetro o errori nella creazione. Dopo aver elaborato il progetto del manufatto che si vuole creare, si passa alla realizzazione di un disegno da riprodurre sul vetro. Segue poi il taglio del vetro, con grande attenzione per evitare che si rompa, e la pulitura dei diversi pezzi a disposizione. Per l’assemblaggio dei pezzi, bisogna posizionare la lastra sopra il disegno e tagliarla con l’aiuto di un tagliavetro seguendo i movimenti del motivo. Si ottengono così diversi pezzi che saranno poi uniti tra loro. La cottura a cui si sottopongono i pezzi assemblati dipende dal tipo di lavorazione che si vuole ottenere. (2)
Partendo da qui, ci attiviamo noi nel laboratorio di Anima del Bosco, incidendo frasi o disegni, a seconda dei gusti e delle esigenze che il tipo di regalo fa preferire.

C’era una volta una mamma che voleva festeggiare sua figlia e i suoi magnifici 18 anni. Sapeva con quale passione Jasmin pensasse a NewYork e come amava le tinte del blu e del turchese. Perciò, parlando con lei, abbiamo pensato allo skyline di quella metropoli, inciso su specchio
La storia dello specchio tondo bluette che vedi qui, differisce da quella dello specchio dalla cornice bianca, ma soltanto perchè si tratta di un diverso tipo di amore. Ciò che li accomuna e ha fatto sì che li potessimo inventare, partendo dalla scelta del colore e poi del disegno o della scritta, è la forza di questi sentimenti.
Invece, ancora diversa è la storia di questo specchio tondo, a cui Claudia ha voluto applicare una luna gialla, sempre creata appositamente in vetrofusione ad Altare da Costantino Bormioli.
Non è stato realizzato secondo una commissione precisa, ma è il frutto di un nostro esperimento. Non avevamo mai lavorato con un giallo così acceso, nè avevamo provato a realizzare cornici parziali. Da qui, l’idea di applicare una mezzaluna su un cerchio e a quel punto è venuto naturale cercare la silouette simpatica di un gatto seduto.
E ora è il momento di mostrarti la vetrofusione che mi ha particolarmente colpito per la sua magia.
E’ realizzata dalla Bardelli Vetri Artistici, società diretta dall’Arch. Sara Zanoni.
Come ti dicevo, è particolare la magia del vetro Dicroico.
L’effetto del cambiamento di colore si nota subito: un colore in grado di cambiare a seconda del modo in cui la luce lo colpisce.
Grazie alla sua particolare realizzazione, il colore riflesso è diverso da quello trasmesso.
L’applicazione e l’utilizzo di questo particolare vetro era esclusiva per sofisticati ambiti ottici. A partire dal 1998, fondendo una lastra di vetro semplice con il vetro dicroico, l’azienda della famiglia di Sara è diventata l’unica in Italia a poter realizzare oggetti che sono vere e proprie magie luminose, e anche in grandi dimensioni, tra l’altro.
Anche loro, come noi, realizzano tutto a mano, dal più piccolo gioiello, all’oggetto di design, fino alle vetrate più preziose.
Merita decisamente fare una visita al loro sito.
(1) testo tratto da https://www.benvenuto.it/lavorazioni/vetrofusione/
(2) testo tratto da https://www.vetreriafuganti.com/vetrofusione-step-by-step