Ogni giorno incontro persone, nel mio laboratorio, a caccia di idee regalo. Trovare il dono giusto non è mai semplice, le idee di solito scarseggiano e, alla fine, il rischio è quello di scegliere qualcosa di banale. Andare in giro per negozi diventa un’estenuante corsa, una maratona che si affronta negli ultimi giorni disponibili poco prima della festa o dell’anniversario.
Le domande che ricevo variano, a seconda dell’oggetto che attira di più l’attenzione. Capita che alcune idee regalo siano preferite ad altre, perché fanno parte della tradizione o perché diverse dal consueto, proprio perché non si trovano comunemente nei negozi.
I calici, ad esempio, sono un’ottima scelta. Ricevere una preziosa bottiglia di vino è sempre piacevole e se in aggiunta si abbina una coppia di calici personalizzati, il regalo diventa ancora più speciale. Su di essi posso incidere dei nomi o semplicemente le iniziali. Nulla vieta, inoltre, di scegliere un particolare disegno, qualcosa di importante che ricorda le passioni (lo sport, il passatempo, la musica, la danza) per la persona che lo riceve.

Hai una coppia di amici appassionati di vino che non perdono occasione per organizzare cene? Ecco, questo potrebbe essere il regalo perfetto per loro!

Tuo marito ama il vino e vuoi fargli un regalo speciale? Scegli un bel soggetto che vi rappresenti e i calici possono essere un’idea perfetta per conciliare il vostro amore alla sua passione.
I bicchieri da vino personalizzati, realizzati interamente a mano, sono il frutto di molte ore di lavoro. La precisione dei dettagli e l’eleganza del soggetto li renderanno sicuramente un regalo gradito. Un occhio attento e raffinato, come nel caso di un amante dei vini, saprà cogliere il messaggio che il dono trasmette. Non un banale regalo comprato in un negozio ma un oggetto scelto con cura, studiato nei particolari; un dono unico ed inimitabile che rende la propria collezione ancora più preziosa.
Magari l’idea ti piace e hai in mente la persona perfetta per questo regalo, ma non sai nulla di calici. Fare confusione è semplice perché esistono molti tipi di bicchieri con diverse forme e confondersi, se non si è esperti, è più che normale.
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza, districandoci tra i modelli di calici e le tipologie di vino che andranno ad ospitare. In questo modo, se li vorrai donare, saprai scegliere correttamente il bicchiere in base ai gusti di chi riceverà il regalo.
Molto più di un bicchiere
Sapevi che la forma del calice influenza la qualità del vino? Sembra incredibile ma è proprio così. Il primo ad aver scoperto questa sconcertante realtà è stato Claus Josef Riedel, designer, vetraio e ingegnere chimico originario della Repubblica Ceca. I suoi studi in materia lo hanno portato a scoprire che specifiche dimensioni e forme sono in grado di mettere in risalto le qualità dei vini, dagli aromi al sapore.
La scelta del bicchiere, dunque, non è casuale. Ogni vino, essendo diverso dagli altri, avrebbe bisogno di un bicchiere creato apposta. Anche per gli appassionati, però, possedere una collezione di calici perfetta e adeguata ad ogni diversa caratteristica organolettica del vino è impossibile: servirebbe un’intera stanza da dedicare a questa passione. Per far fronte al problema esistono delle caratteristiche generali in grado di mettere in risalto le qualità dei vini senza doversi preoccupare di procurarsi ogni singolo modello.
Vetro o cristallo?
La prima domanda che ci viene in mente quando dobbiamo comprare dei calici riguarda il materiale. La scelta si divide fra due diverse tipologie: il bicchiere in vetro al piombo e quello in cristallo. Nel primo caso possiamo trovare calici abbastanza resistenti ma di qualità inferiore. Il cristallo, invece, è perfetto per mettere in risalto la qualità del vino. Resistente agli urti e di un’eccelsa brillantezza è ideale per brindare nelle occasioni speciali. La superficie estremamente liscia, inoltre, migliora la dispersione degli aromi donando al vino un gusto impareggiabile.
Le caratteristiche
Un buon bicchiere da vino, indipendentemente dalla tipologia che andrà ad ospitare, deve possedere alcune caratteristiche. Lo spessore, ad esempio, non deve superare il millimetro per consentire le corrette sensazioni tattili. Inoltre deve essere provvisto di una base sufficientemente larga da garantire la stabilità e di un lungo gambo per far sì che la mano non entri a contatto con il corpo del vino alterandone la temperatura.
Avvertenze per l’uso:
- Il bicchiere si riempie per un terzo, così sarà più semplice agitarlo con movimenti rotatori
- Si lavano con acqua calda, al massimo con un po’ di sapone di Marsiglia. Non si asciugano, ma si lasciano sgocciolare a testa in giù
- Non vanno tenuti all’aperto, ma riposti al chiuso a testa in su. Prima dell’uso è sempre buona norma avvinarli (versare una piccola quantità di vino nel bicchiere)
Ad ogni vino il suo bicchiere
Ogni tipologia di vino necessita di un bicchiere con delle particolari caratteristiche. La differenza tra i bicchieri è da attribuire alla forma del calice. Se non si è esperti del settore può risultare difficile scegliere il calice giusto. Per questo motivo abbiamo creato questa piccola guida per riuscire ad orientarsi nel fantastico mondo dei vini.
Bicchieri per vini bianchi e rosati:
- Vini Bianchi Giovani

L’apertura si allarga e supera il diametro del corpo del calice. Questa particolare forma dirige il vino verso la punta della lingua e ai suoi lati. Ciò permette di coglierne inizialmente la dolcezza e successivamente l’acidità del vino bianco. Inoltre ne esalta il profumo dirigendolo verso il naso.
- Vini Bianchi Corposi

Il corpo molto largo permette di percepire gli aromi complessi del vino. L’apertura dritta dirige il vino verso i lati della lingua e nella zona posteriore al fine di gustare in maniera complessiva la sua morbidezza.
- Vini Rosati Giovani

Simile al calice per i vini bianchi giovani ne condivide le stesse caratteristiche. L’unica differenza si trova nel corpo più largo, studiato per ossigenare il vino e incrementare i suoi aromi.
Bicchieri per vini rossi:
- Vini Rossi Giovani

È lo stesso bicchiere utilizzato per i vini bianchi corposi. Il corpo del bicchiere largo consente l’ossigenazione necessaria per sviluppare gli aromi e l’apertura evita che il vino entri in contatto con le gengive creando una sgradevole sensazione tattile.
- Vini Rossi Corposi

Il suo scopo è uguale a quello del bicchiere da vino rosso giovane. Le differenze stanno solo nella grandezza. Questa particolare tipologia è più alta rispetto alla precedente e ha una maggiore larghezza.
- Vini Rossi Corposi Molto Maturi


La loro forma è molto ampia e le dimensioni sono di gran lunga superiori rispetto ai modelli precedenti. Questo serve ad evitare la decantazione del vino. Ideali da usare nel caso di uve molto vigorose.
Vini dolci e vini liquorosi:
- Vini Dolci

È un calice molto piccolo dall’apertura stretta, ottimo per far fermentare gli aromi e per concentrare gli odori nel naso. Lo scopo di questo calice è di far fluire il vino verso il fondo della bocca in modo da non esaltare troppo la sua dolcezza.
- Vini Liquorosi

È maggiormente alto e si distingue dal modello precedente dall’apertura ampia. Grazie all’altezza più elevata consente uno sviluppo maggiore degli aromi complessi.
Spumanti:
Ora passiamo ai bicchieri da spumante, particolarmente amati durante le feste natalizie. Grazie a questi suggerimenti sarai sicuro di brindare con il bicchiere giusto evitando brutte figure con ospiti più esperti!
- Spumanti metodo “Charmat”

Chiamato anche mezza-flûte è più piccolo rispetto al classico flûte. Ideale per vini spumanti secchi prodotti con il metodo “Charmat” dalle tipiche bollicine più grandi. Concentra i profumi verso il naso e consente lo sviluppo lento dell’anidride carbonica.
- Spumanti metodo classico

È il classico flûte, stretto e lungo, ideale per gli spumanti giovani. Il suo scopo è quello di favorire la percezione degli aromi delicati.
- Spumante dolce, tipo moscato

Questa è la coppa per gli spumanti aromatici dolci. Gli odori freschi e delicati hanno la meglio sul perlage. Il calice largo serve a mitigare l’aromaticità prorompente, mentre una leggera chiusura delle pareti fa spiccare la nota dolce sulla punta della lingua.
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